Bologna Scuba Team è da sempre sensibile all'ecologia subacquea. Per noi il mare non rappresenta solo una passione ma anche la nostra ragione di vita come subacquei, e come tale va amato e salvaguardato.

L’importanza del rispetto dell’ambiente marino si riflette in tutte le attività della scuola, sia ricreative che didattiche. Frequenti sono le serate in cui i nostri soci e amici organizzano proiezioni di diapositive accompagnate da inevitabili discussioni di "biologia marina". Immancabili sono le nozioni di biologia ed ecologia fornite durante tutti i corsi. A tal proposito, due corsi di specialità sono dedicati alla salvaguardia e alla conoscenza dell’ambiente marino oltre che al miglioramento delle capacità acquatiche: il corso di assetto e quello di ricerca biologica.

Il nostro impegno finalizzato alla tutela del mare, si spinge sino alla collaborazione con istituti scientifici per la realizzazione di ricerche di biologia ed ecologia marina. Bologna Scuba Team è impegnata in due studi dell’Università di Bologna, ideati da Stefano Goffredo, sponsorizzati dalla Scuba Schools International Italia e patrocinati da Underwater Life Project:

"operazione Balanophyllia", iniziata nel 1997, rappresenta la prima ricerca sulle modalità riproduttive e sulle caratteristiche demografiche dei coralli madreporici del Mediterraneo; tale ricerca prevede l’esecuzione di campionamenti in varie zone del nostro mare, ai quali possono partecipare anche gli allievi che abbiano seguito almeno il corso di assetto e di ricerca biologica; una serie di articoli reperibili in scuola pubblicati su riviste divulgative e scientifiche relazionano sui risultati di questa ricerca;
"missione Hippocampus Mediterraneo", iniziata nel 1999, rappresenta la prima ricerca sulla distribuzione geografica ed ecologica dei cavallucci marini del nostro mare; lo scopo di questa ricerca è di raccogliere indicazioni sulla qualità dell’ambiente marino utilizzando, invece delle tradizionali analisi chimiche, costose e con una serie di limiti, un così detto indicatore biologico, in altre parole un organismo delicato che con la sua presenza o assenza indichi rispettivamente una migliore o peggiore qualità ambientale: l’organismo prescelto è il mitico cavalluccio marino.

I ricercatori protagonisti di questo studio sono i subacquei d’Italia e dei paesi limitrofi che compilano una apposita scheda di rilevamento al termine di tutte le immersioni, sia nel caso in cui avvistino che in quello in cui non avvistino i cavallucci.

Foto © Gianni Neto  
 il coinvolgimento di migliaia di subacquei entusiasti sta oggi permettendo la raccolta di una notevole quantità di dati, che contribuiscono alla valutazione qualitativa degli ambienti marini e alla conservazione di aree in stato di equilibrio naturale; questa ricerca ha ricevuto nel corso dell’anno 2000 un importante riconoscimento dalla Repubblica Italiana: il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
"Sub per l'Ambiente - Progetto Biodiversità Subacquea del Mediterraneo". Le attività dell'uomo causano la scomparsa di molte piante e animali e creano ambienti "alterati, innaturali" che appaiono biologicamente omogenei, dominati solo da alcune specie resistenti. Gli ambienti "inalterati, naturali" presentano invece un elevato grado di eterogeneità biologica o biodiversità, perchè in essi vivono numerose specie animali e vegetali in equilibrio tra loro. Questa ricerca, avviata nel 2002, ha lo scopo di stimare il grado di diversità biologica degli ambienti marini lungo le coste italiane, prendendo in considerazione la distribuzione di alcune specie vegetali e animali considerate come indicatrici. I dati saranno raccolti dai subacquei sportivi mediante la compilazione di una apposita scheda di rilevamento. Le principali agenzie di didattica subacquea operanti nel nostro paese collaboreranno al progetto.  
il corso di ricerca biologica e di assetto, oltre a migliorare le tue capacità e conoscenze subacquee ti consentono di partecipare alle nostre campagne di ricerca e supporto scientifico.
 
Operazione Balanophyllia Europaea
Missione Hippocampus
   
 

Ultimo aggiornamento : 23 settembre 2014